Con le piogge e l’arrivo della stagione autunnale, centinaia di cercatori di funghi e appassionati dei prodotti del sottobosco si riversano nelle montagne alla ricerca dei prelibati trofei.
La scarsa conoscenza della materia, la scarsa conoscenza del ciclo riproduttivo dei funghi e tutto ciò che gira intorno alla loro nascita, causano seri danni ambientali, soprattutto in merito alla ricerca di miceti in periodi non consigliati.
Sia ben chiaro a tutti, i funghi non nascono immediatamente dopo le piogge, i funghi non nascono miracolosamente all’improvviso e soprattutto hanno i loro tempi di “preparazione”.
Dopo periodi di siccità, periodi di terreno a riposo con assenza di pioggia per almeno 30 giorni, l’apparato fungino ha bisogno di almeno 10 – 15 giorni per produrre il suo “frutto”. Infatti c’è bisogno dell’intero ciclo riproduttivo che parte dalla spora, alla formazione del micelio primario e secondario e alla nascita dello sporoforo in superfice.
A tal proposito vogliamo mostrare ad esempio di serietà e correttezza l’ordinanza del Comune di Calizzano in provincia di Savona che immediatamente ha vietato la raccolta dei funghi per i prossimi 15 giorni, in modo da garantire la giusta riproduzione e favorire un’ottima raccolta nel tempo consentito.
Speriamo che questa ordinanza possa esser presa da esempio anche dai nostri amministratori locali affinchè i funghi non diventino sempre più un miraggio.