Il caldo fortissimo di questi giorni, le temperature sopra le medie trentennali del periodo, avrebbero fatto pensare ad un arrivo dell’estate in anticipo; ma dalle elaborazioni meteo attuali i dati che emergono tendono ad identificare tutt’altra situazione.
Iniziamo con il precisare che ormai al 70% ci avviciniamo ad un peggioramento delle condizioni meteorologiche a partire dalla giornata di Sabato. L’elevazione dell’anticiclone delle Azzorre accompagnata da un indebolimento del Vortice Polare causerà una discesa artica verso le nostre latitudini.
In una prima fase, complice un cut-off in sede iberica, le temperature tenderanno a salire e spireranno forti venti di libeccio. Contestualmente ai venti caldi e umidi ci sarà occasione anche per forti precipitazioni.
Ma la situazione più interessante potrebbe verificarsi proprio a cavallo tra Pasqua e pasquetta, quando la discesa artica, coadiuvata dall’ingresso di un minimo di pressione dalla porta del Rodano, potrebbe causare un repentino calo delle temperature con neve fino all’alta collina.
Attualmente i modelli meteo sono propensi ad una via intermedia, inquadrando forti piogge con una quota neve fissata sui 1500-1600 m, ma basterebbero piccolissime variazioni per vedere imbiancati i nostri monti fin sugli 800 m.
Ricordiamo che nei periodi caldi come Marzo e Aprile i fenomeni risultano essere molto più accentuati e la termoconvettività molto elevata potrebbe causare precipitazioni di rilievo e sorprese bianche in molte zone.
Elementi di incertezza alla previsione restano il posizionamento del minimo e l’effettiva prepotenza del blocco azzorriano. Restiamo in attesa di ulteriori notizie e soprattutto di dati più certi per “sciogliere la prognosi” meteorologica.
Attualmente quindi, il tutto trattasi di una linea di tendenza da confermare, anche se le possibilità del guasto meteorologico (almeno per le forti piogge) sembra essere una strada quasi certa.