planimetriaL’ottava tappa del Giro d’Italia da Sulmona a Lago Laceno, oltre a presentare negli aspetti tecnici una salita nel finale, ha di sicuro altre interessanti caratteristiche. Per questo motivo, abbiamo preferito inserire anche la planimetria completa della tappa, in modo da poter visionare insieme l’intero tragitto che i corridori percorrerano per giungere sull’altopiano del Laceno.
Lungo i 229 km che condurranno all’arrivo di tappa, ci saranno altri 2 gran premi della montagna, i quali anche se di minor importanza, potranno sicuramente dar luogo ad attacchi e fughe da lontano. Il primo, a pochi Km da Sulmona è il gran premio della montagna del Piano delle Cinque Miglia, situato a 1284 m di quota. Una salita di circa 21 km, con pendenze molto pedalabili, praticamente ad inizio tappa. Un trampolino di lancio per la prima fuga della giornata.
Dal piano delle Cinque Miglia poi, si giungerà a Roccaraso e di li con sali e scendi continui, attraversando Castel di Sangro e Rionero Sannitico si giungerà al secondo gran premio della montagna, situato al Valico di Macerone. Una salita davvero poco impegnativa che arriva dopo lunghe discese e tratti vallonati ad appena 684 m di quota.
Dal Valico del Macerone sarà un continuo percorso di sali e scendi che incrocerà località note come Campitello Matese e Santa Caterina, fino a giungere nel capolugo di provincia Benevento.
Da Benevento cominceranno i km più concitati dove il gruppo sarà già intenzionato a ricucire su eventuali fughe e ad organizzare l’assalto al valico del Colle Molella al lago Laceno.
La gara avrà di sicuro un’accelerata e dopo San Giorgio del Sannio, Montemiletto, Chiusano di San Domenico e Castelvetere sul Calore, a Montemarano comincerà la vera e propria bagarre per occupare i primi posti nel gruppo.
Da Montella a Bagnoli Irpino poi assisteremo ad una fase concitata e piena di “sbalzi”, dove i meno adatti alle pendenze del Laceno tenteranno un allungo per anticipare gli scalatori e le squadre dei favoriti organizzeranno dei treni atti a portare i loro capitani ad affrontare la salita finale nelle prime posizioni.
L’ultimo strappo che sarà poi salita vera, rappresenterà ovviamente il risvolto più interessante della gara, dove chi avrà forza e soprattutto una pedalata fluida e decisa, potrà rosicchiare secondi (non crediamo minuti) ai diretti avversari.