Il 95° Giro d’Italia, ormai è noto, farà tappa al Lago Laceno. Tutti gli appassionati di ciclismo aspettano il 13 Maggio come data indicativa per le sorti della corsa rosa. Infatti, il Laceno, sarà il teatro della prima vera battaglia tra i grandi di classifica, un ostacolo (non durissimo) che potrà risultare un banco di prova per le salite più ardue.
La salita vera e propria del lago Laceno comincia a circa 745 m di quota, nei pressi del campo sportivo di Bagnoli Irpino. Il primo tratto di circa 1 km, rappresenta di sicuro la parte più pendente dell’intera ascesa al Colle Molella, eppure, non sarà in questo tratto che si effettueranno scatti o distacchi. La pendenza, seppur compresa intorno al 10.4% di media, sarà addolcita sia dallo slancio del gruppo proveniente da una salita molto leggera, sia dalla breve durata.
Dopo qualche curva (non tornante), la pendenza comincerà a diminuire, mantenendosi costante e proseguendo su lunghi tratti rettilinei per circa 1-2 km. In questa fase che rappresenta il tratto di maggior velocità della salita, potranno esserci i primi allunghi, soprattutto in attesa degli ultimi 5 tornanti dove si deciderà la tappa.
Infatti, superato questo tratto intermedio, si giungerà nel vivo della salita, dove in alcuni punti (penultimo tornante), soprattutto al belvedere grande, la pendenza sfiorerà il 13%. Tuttavia, caratteristica della salita al lago Laceno è la possibilità di “respirare” che offrono i tornanti; ed infatti, fatta eccezione per l’ultimo, nei restanti 4, la pendenza calerà nettamente creando una sorta di “trampolino” verso le rampe più impegnative.
Il tratto dove sicuramente si faticherà di più e dove potrà esser sferrato l’attacco decisivo, è quello compreso tra il 3° e il 4° tornante, dove la pendenza e la mancanza di punti di riferimento possono far perdere concentrazione e secondi preziosi.
L’ultima parte che conduce verso il Colle Molella invece, è una piacevole e veloce “passeggiata” in pianura o in leggerissima salita che nel giro di 900 m circa, condurrà all’ascesa finale, uno strappo di 500 m, dalla quale si scenderà in “picchiata” verso l’altopiano del Laceno e si percorreranno gli ultimi km di pianura prima del traguardo.