Pronta una relazione del parroco per il vescovo della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi; si ipotizza che l’evento si sia verificato in occasione della flagellazione e crocifissione di Cristo.
Bagnoli Irpino, arrossamento della sacra spina, la vicenda raccontata dal Parroco
Don Stefano dell’Angelo, parroco di Bagnoli Irpino, in concomitanza con altri eventi, annuncia il verificarsi dell’arrossamento della Sacra Spina nel giorno dello scorso Venerdi Santo. L’evento pare non si verificasse dal lontano 1932 e a Bagnoli Irpino, nonostante le prove fotografiche vige un forte scetticismo sulla vicenda.
Tuttavia il parroco, durante la scorsa celebrazione eucaristica ha consegnato un cd con i documenti fotografici.
Nella cattedrale di Bagnoli Irpino da ormai centinaia di anni, si pratica il culto del bacio della spina santa al termine della “Via Crucis”. La reliquia in questione fu un dono del bagnolese Ambrogio Salvio nel XVI secolo.
Il Salvio fu confessore personale dell’imperatore Carlo V, del papa Pio IV e vicario generale dell’ordine domenicano; proprio per la sua posizione le sue dichiarazioni non vennero mai messe in discussione.
Tuttavia in quei periodi era molto diffuso un mercato di false reliquie. Spesso i guerrieri delle crociate per avere onori in casa, riportavano dal medio oriente false rappresentazioni di oggetti sacri e di reliquie appartenenti al Cristo. Pertanto, nonostante il culto, molte delle suddette risultano tutt’oggi dei falsi.
Ma la reliquia conservata a Bagnoli Irpino sembra presentare del sangue raggrumato con due puntini rossi e, di questo pare resti solo una documentazione storica del 1932.
Quest’anno (2016) il parroco don Stefano ha provveduto personalmente a monitorare la sacra spina sin dalle prime luci dell’alba. Riportiamo di seguito la fedele sintesi (FONTE PALAZZOTENTA39.IT)
- – Alle ore 7.45 annota di osservare ad occhio nudo e con lente d’ingrandimento la spina presentante il sangue raggrumato (così appare a vista, ma la spina è sigillata e non è possibile accertare la provenienza del materiale) di colore scuro e i due puntini di un rosso vivo al centro.
- – Alle ore 7:50 i due puntini rossi iniziano ad espandersi.
- – Alle ore 9:00 i due punti rossi si sono estesi fino a creare un’unica massa visibile ed anche la punta laterale ha assunto questa colorazione. Il fenomeno è visibile con la lente d’ingrandimento e s’inizia a percepire anche ad occhio nudo.
- – Alle ore 9:15 sotto i raggi del sole provenienti dal finestrone sopra l’altare di S. Filomena l’intera punta della spina è passata dal suo colore scuro a un rosso vivo. Il fenomeno è abbastanza visibile, quindi il parroco provvede a documentarlo scattando alcune fotografie con il cellulare.
- – Tra le ore 9:30 e le ore 10 il sacrestano Pascal Marzo si reca in chiesa e controlla la sacra spina su cui non è più presente nessun segno del fenomeno.
- – Nel corso della mattinata anche il parrocchiano Angelo Miranda si reca in chiesa e non notando alcun fenomeno sulla spina provvede, comunque, a scattare alcune foto alla reliquia.
- – Il parroco provvede alla redazione di una relazione del fenomeno per il vescovo della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, ipotizzando il verificarsi dell’evento in concomitanza con le ore in cui (dai Vangeli) sembra si sia verificata la flagellazione e la coronazione di spine di Gesù.
In ogni caso, trattasi di miracolo o trattasi di scienza, non ci è dato ancora saperlo. Nei prossimi giorni stando alle verifiche che verranno effettuate, si avranno maggiori informazioni.
Alcune foto dell’evento tratte dal famoso sito della comunità di Bagnoli Irpino


