Regione campania patto per lo sviluppo, raggiunta importante intesa tra il Governo centrale e l’ente territoriale per investimenti di oltre 9,5 miliardi di euro da distribuire su tutte le province e in tutti i settori di interesse.
Regione Campania patto per lo sviluppo: siglata l’intesa tra il Presidente della Regione Vincenzo De Luca e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Il 24 Aprile 2016 rappresenta un’importantissima data per lo sviluppo della Regione Campania e per il rilancio della stessa nel panorama nazionale e non solo. Infatti, in prefettura a Napoli, è stato siglato il cosiddetto “patto per lo sviluppo” che ha visto interessati l’ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca (attualmente presidente della Regione) e Matteo Renzi (presidente del Consiglio).
Il patto che prevede il trasferimento da parte del Governo centrale di fondi per l’ammontare di 10 miliardi di euro rappresenta un contributo straordinario per la crescita sociale e culturale dei territori campani, un punto di partenza per raggiungere obiettivi finalizzati al superamento del “fermo” in cui ha versato e versa l’economia regionale da molti anni.
I fondi stanziati, saranno distribuiti da qui al 2020 in tutte le province e gli interventi saranno finalizzati ad ogni tipo di settore della vita economica degli stessi. Fondi per il trasporto, per il turismo, per lo sviluppo areali interni, per il lavoro e per l’urbanistica, saranno da volano per una rinascita interna auspicabile nel giro del prossimo quinquennio.
Inoltre obiettivo fondamentale del progetto sarà quello di ri-posizionare la Regione Campania e tutto l’apparato produttivo nel contesto di competizione mondiale, affrontando per prima i grandi problemi delle emergenze campane.
Turismo, sviluppo territoriale e programmazione per gli areali interni della Regione. Valorizzazione dei trasporti con attenzione agli impianti a fune.
Dato che si parla ovviamente di riqualificazione degli areali interni e che l’attenzione è stata puntata sullo sviluppo del settore trasporti, si è fatta voce, sempre più realistica di interventi mirati al ri-ammodernamento e al riconoscimento del valore di tutta l’impiantistica a fune del comprensorio regionale . Impiantistica che abbraccia le isole, la Costiera Amalfitana, la Costiera Sorrentina e l’Irpinia con il Laceno e Montevergine.
Sembra sempre più vivo, dopo le numerose vicissitudini degli ultimi due anni, l’interesse nei confronti di funivie e impianti di risalita, interesse che analizzato ha portato a conoscenza delle enormi potenzialità di indotto che ruotano, nelle località specificate, attorno all’attività messa in campo da tali strutture. Strutture che, seppur importanti per il territorio, restano ancora in uno stato di “arretratezza” e che per la difficoltà di gestione e di intervento da parte di privati e comuni, rischiano di rimaner fermi e non poter esprimere al meglio il proprio potenziale.
Quindi, occhio rivolto al futuro con interesse, con la speranza di poter vedere concretizzato il concetto “regione patto per lo sviluppo“.
Quali prospettive per il Laceno e come fare per non perdere altre occasioni?
Per l’altopiano del Laceno e per il Monte Raiamagra con le sue funivie, si aprono prospettive interessanti, prospettive tutte volte al rilancio dell’intera località turistica. Ma quali sono le reali prospettive? E come fare per evitare di perdere ulteriori occasioni?
Ormai ne venivamo da anni di “promesse” e da anni di continue lotte politco – amministrative, lotte che negli ultimi anni, nella famosa vicenda del contenzioso tra “impianti e comune” hanno portato solamente alla perdita definitiva del famoso finanziamento di 15.000.000 di euro.
Occasione mandata in fumo, occasione persa che pesa come un macigno sull’intero sviluppo della località e che ad oggi ancora grida a risposte.
E’ arrivato il momento di concretizzare e di mettere alla porta dissapori e vecchie beghe; è arrivato il momento di definire gli attori e di prendere atto che in questa vicenda esistono protagonisti ben precisi che sono: la società concessionaria e il comune di Bagnoli Irpino. Detto ciò, individuati gli attori e valutata l’inscindibile collaborazione tra le due figure e soprattutto il completo riconoscimento che essi hanno nella vicenda in atto, bisogna cominciar a far fronte comune ed evitare ulteriori sconfitte.
Quindi pensiamo al futuro e cominciamo a stringerci attorno all’obiettivo comune. Obiettivo che prevede il rilancio della stazione, dell’altopiano e del turismo della località. Rilancio che qualora dovesse passar anche da un’acquisizione al patrimonio Regionale dell’impianto, favorirebbe la risoluzione di ogni problematica e l’avvio di una nuova stagione.